Recupero del Fontanile Borra di Castellazzo
Ancora al lavoro ed ancora una volta alle prese col “vecchio” Fontanile Borra, ora chiamato più semplicemente Fontanile di Castellazzo de’ Stampi. Chi ha avuto occasione di passare solo alcuni anni orsono accanto alla testa del fontanile, ricorderà certo i cumuli di rifiuti di ogni genere che “adornavano” tanto lo specchio d’acqua che le sue sponde. Rifiuti davvero d’ogni tipo: macerie, sacchetti ricolmi di immondizia, elettrodomestici, in questo piccolo corso d’acqua si poteva trovare veramente di tutto. Un primo intervento ad opera del Comitato, già intorno alla metà degli anni ‘90, aveva di fatto trasformato questa “discarica” in un luogo piacevole e curato, affiancando il recupero igienico ad una rivisitazione estetica del luogo, anche se alcune resistenze dei vecchi proprietari, avevano purtroppo obbligato a compiere solo una parte del lavoro.
Successivamente invece, a pochi anni di distanza ed in seguito ad un passaggio di proprietà, si è finalmente potuto riprendere il discorso, portando a compimento quanto già iniziato. Parte dei lavori sono stati subito effettuati, ripulendo e spianando parte del lato sinistro, rimasto sino ad allora trascurato.
Una ruspa ben utilizzata da mani ed occhi esperti, ha svolto gran parte del lavoro, preparando l’area per la posa di ringhiere, steccati ed arredi, il cui acquisto è stato reso possibile anche grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale di Corbetta, che ha così voluto appoggiare ed aiutare il lavoro del Comitato.
Un lungo inverno è il tempo occorso poi al Comitato di Castellazzo per portare a termine quello che certamente è stato uno dei più significativi ed importanti interventi effettuati sul territorio in tutti questi anni di attività, un inverno che ha visto gran parte del Comitato sacrificare tempo libero, riposo e famiglie, nell’intento di salvare e riportare a nuova vita, la “testa” di questo antico fontanile, intorno a cui tanta vita del passato agreste della Frazione si era raccolta. Un impegno, una determinazione ed un’abnegazione veramente fuori dal comune, che i volonterosi del Comitato hanno dimostrato, portando a compimento un’opera che poteva quasi sembrare inizialmente irrealizzabile, per le loro sole forze; l’amore per questi luoghi e per la vita che qui si svolge hanno però fatto superare difficoltà e fatiche davvero immense.
Ma guardiamo un po’ più in dettaglio i lavori che sono stati effettuati:
La costa destra (seguendo il corso dell’acqua) era già stata in passato in parte recuperata, ma ha avuto ancora necessità di interventi di pulizia e sistemazione. La sponda sinistra invece, legata in passato a proprietari che non ne autorizzarono la sistemazione, è stata oggetto di grandissimi interventi. Il disboscamento è stato la prima grande parte del recupero, dove una pulizia era assolutamente necessaria sia per la bonifica del sottosuolo, che per la predisposizione al progetto finale. Ad essa è seguito lo sbancamento con una ruspa di parte della sponda, per consentire la creazione di una strada “panoramica” che consentisse l’accesso alla riva del fontanile, creando nel contempo una zona ricreativa in cui ci si potesse riposare e, perché no, ritemprare.
La costa poi, smossa e ridisegnata, è stata rinsaldata mediante la stesura sul terreno di un’apposita rete, che evitasse lo “scivolamento” della terra e consentisse ad erba, piante ed arbusti, di “aggrapparsi” bene e consolidarne il terreno. Un grandissimo lavoro poi, è stato fatto per il consolidamento degli argini e la creazione di una “passeggiata” in riva al corso d’acqua, dove poter sostare, appoggiandosi ad una ringhiera, per ammirare l’acqua ed i suoi abitanti. Qui il lavoro è stato davvero duro e difficoltoso e l’impiego di materiale e mano d’opera è risultato molto più impegnativo di quanto ci si potesse inizialmente aspettare; pensate che per il consolidamento degli argini sono occorsi oltre 10 metri cubi di cemento! Chi ha avuto un po’ a che fare con l’edilizia, sa di cosa stiamo parlando!
Dopodiché sono stati posizionati oltre 70 pali per sorreggere i più di 100 metri di ringhiera, per sostenere i quali è stato necessario realizzare delle speciali zanche in metallo, affogate nel cemento, che consentissero una forte presa ed una buona sicurezza. Tutto il legname utilizzato è materiale trattato per reggere alle intemperie ed ai cambiamenti di stagioni e di clima.
Si è quindi provveduto ad una nuova piantumazione dell’area, attraverso la messa in loco di molte decine di piante, scelte tra quelle più autoctone ed adatte a quella ubicazione; sono stati inoltre interrati e seminati un grandissimo numero di bulbi e fiori, per rendere ancor più gradevole l’area.
In ultimo, sono stati realizzati gli arredi, con la costruzione della bacheca in legno, del tavolo e delle panche, in riva al fontanile, sulla sponda appena risistemata e le numerose panchine in legno, per potersi fermare a riposare accanto all’acqua.
Successivamente, è stata realizzata su un’area privata di “amanti” del fontanile, anche la capanna, sovrastata dalla terrazza, sotto la quale trova
Ripercorri il recupero del Fontanile Borra, attraverso la storia e la fauna